EQUIPAGGIAMENTO

A- Casco da volo

B - Sgancio rapido maschera ad ossigeno

C - Tuta da volo ignifuga

D - Tubo ossigeno

E - Spinotto interfono
F - Guanti da volo ignifughi
G - Pantalone "Anti-G

H - Cinghie ritenzione gambe

I -  Calzari da volo
L - Giubbotto di sopravvivenza leggero tipo "Aerazur"
M - Giubbotto di sopravvivenza tipo "Securmar"
N - Tuta isotermica impermeabile ed ermetica
O - Kit di sopravvivenza
P - Radio Beacon d'emergenza

1 - Casco monovisiera HGU-33/P in dotazione dal 1982.

Maschera tipo MBU-12/P.

Disegno e realizzazione PAN


2 - Casco bivisiera HGU-2AB 2V in dotazione dal 1979 al 1981 (utilizzato anche nel 1973). Maschera tipo AM-450-192. Disegno di Brugar


3 - Casco tipo AM-P4A in dotazione dal 1961 al 1978 (con una interruzione nel 1973). Maschera tipo AM-81921.

Disegno e realizzazione PAN

 

Questo è l'equipaggiamento di un pilota P.A.N. durante una manifestazione su acqua. È studiato per essere leggero, non ingombrante e per garantire gli standard di sicurezza.

 

Si compone di un giubbotto auto gonfiante di sopravvivenza “Aerazur", di un pantalone pneumatico “Anti G", del casco da volo personalizzato P.A.N., dei guanti da volo e delle cosiddette “giarrettiere per la ritenzione delle gambe.

 

Quasi tutto I'equipaggiamento si collega al velivolo ed i piloti sono abituati a rispettare una precisa sequenza di “legatura” per non dimenticare nessun passaggio.

1. La sopravvivenza in acqua del pilota è affidata ad un battellino gonfiabile integrato nel seggiolino eiettabile. In foto, il moschettone con cui il sistema di salvataggio viene collegato al giubbotto “Aerazur".

2. ln caso di eiezione un sistema meccanico retrae le gambe del pilota portandole aderenti al seggiolino, garantendo così una corretta procedura di lancio. Nella foto un particolare del cavo di retrazione inserito all'interno dell'occhiello delle "giarrettiere".

3. ll pantalone pneumatico “Anti G” é costituito da una serie di camere d’aria gonfiate direttamente dal velivolo con una pressione proporzionale al numero di G a cui é sottoposto il pilota. Si collega all’aeroplano tramite il bocchettone mostrato in figura.

4. La maschera del casco del pilota contiene al suo interno un microfono ed è collegata all'impianto ossigeno del velivolo per garantire la corretta respirazione in funzione della quota. 

fonte testi e immagini brochure 'Frecce Tricolori 2009"